giovedì 15 marzo 2018



LE MIE ADORATE BORSE VINTAGE

Come si è capito sono un'amante delle borse vintage ed ho iniziato a collezionarle.
Sono all'inizio e sto facendo qualche ricerca, le cerco nei mercatini dell'usato e su ebay e sto cercando anche delle guide per "catalogare" quelle che possiedo.
La maggior parte delle volte il venditore non è nemmeno a conoscenza di ciò che ti sta vendendo perciò cerco di analizzare le borse da autodidatta.
Ho cercato di acquistare un esemplare per ogni tipo di pellame, ecco la prima, quella che considero la più pregiata:







E' in vero coccodrillo, ed è pregiata perché è stata prodotta utilizzando la parte centrale dell'animale; lo si capisce dal fatto che in centro è visibile una linea abbastanza precisa e da essa partono le varie squame che via via diventano gradualmente più piccole. Inoltre si tratta di una borsa di medie dimensioni fatta con un unico taglio di pellame, non è stata fatta con gli "scarti" di altre lavorazioni.
Ha una lucentezza straordinaria ed è molto ben tenuta, dovrebbe essere degli anni 50.


Questa è in lucertola. E' una borsa molto sofisticata degli anni 40.

Da notare la chiusura e il bordo superiore fatti in metallo e il doppio manico, è straordinariamente ben tenuta, tanto che non penso sia stata mai utilizzata, probabilmente chi me l'ha venduta l'ha trovata nel vecchio magazzino di qualche negozio.





Questa borsa credo sia degli anni 50.
Non si tratta di una borsa pregiata, il materiale non è granchè lo sia capisce dalle squame poco regolari, dalla poca lucentezza del pellame e dalle rifiniture. Inoltre non è fatta con un unico taglio ma ha varie sezioni.
Tuttavia mi piacciono la lunghezza della tracolla (negli anni 50 le borse a mano erano quelle più gettonate) e la chiusura lavorata.





Questa borsa è in pelle di serpente, è piuttosto capiente e adoro il colore. La metto sempre abbinata ad un paio di semplici decolleté dello stesso colore.








Questa è un'altra borsa in coccodrillo di buona qualità. Ne avevo già una in coccodrillo ma il prezzo era talmente vantaggioso che sarebbe stato un peccato lasciarla dov'era.


Cosa ne pensate?

xoxo

mercoledì 27 dicembre 2017

VUOI RICREARE IL LOOK ANNI 50? BASTANO POCHE MOSSE

Chi resiste alla tentazione di provare su di sé il look chic anni 50?
 
Prendo come esempio per gli abiti e gli abbinamenti una fiction che sto seguendo in questo periodo (ecco perché sono così fissata su questo decennio!), si chiama "Il paradiso delle signore".
 
E' ambientato nel centro della sfavillante Milano del 1956, la protagonista è la commessa di un elegante negozio di abbigliamento.
 
Lei e le sue colleghe hanno uno stile semplice e sbarazzino (foto "regno novelas")
 
 

 
 
 
Poi c'è un personaggio che appartiene all'alta società, Andreina Mandelli - la cattiva - (foto "blogO")
 
 
 
 
 
Bastano poche, semplici regole:
 
1. LA GONNA MIDI
 
La gonna è midi, la lunghezza può essere accettabile da appena sotto al ginocchio fino a metà polpaccio.
 
Il modello della gonna è rigorosamente svasato, si va dalla gonna a pieghe alla gonna a ruota o a mezza ruota.
 
Io ad esempio ho comprato questa gonna da H&M, in devoré blu,
 
 
 


 
 
2. I MICRO CARDIGAN ATTILLATI
 
Per renderli attuali li porto a pelle, mi trovo particolarmente bene con quelli in misto cachemire di Benetton.
 
I colori devono essere tenui e l'eventuale abbinamento con la camicia deve essere ton sur ton
 
 
 
 
 
3. LA CINTURA ALTA STRETTA IN VITA
 
Segnare il punto vita è fondamentale!
 
Hugo Boss su Zalando
 
 
4. LA GIACCHINA CORTA E SCIANCRATA
 
Più che altro andava il monopetto, i colori tenui (beige, giallo, grigio) sono quelli che rendono maggiormente l'allure anni 50, meglio se con il collo stondato oppure peter pan.

Questo modello è di Motivi

 
 
A me piace particolarmente questo blazer di Zara e penso che possa adattarsi anche ad un look anni 50 pur non rientrando strettamente nei canoni.
 
 
 
 
 
 
 
 
5. LE DECOLLETE'

Le scarpe eleganti per eccellenza, quelle da vera famme fatale.

Andavano di moda sia i tacchi alti e sottili che quelli "kitten", e in questa stagione ce ne sono davvero di tutti i gusti

Il primo è un modello di Zara, il secondo un modello Max&CO
 
 
 


 
 
 
6. GLI ACCESSORI
 
Per finire un ultimo consiglio sugli accessori: immancabile il classico filo di perle, orecchini minimal, borsa piccola a mano, micro cappellino et voilà, il gioco è fatto!
 
 
 
 

martedì 19 dicembre 2017


LO CHARME DEGLI ANNI 50

 
Sfogliando una delle mie riviste degli anni 50 (oltre a collezionare borse vintage - delle quali presto farò un post - sono anche collezionista di riviste d'epoca), ho notato una cosa.. mai come quest'anno la moda degli anni 50 è attuale.
 
Adoro la moda degli anni 50. Le donne avevano un'eleganza e uno charme che oggi è molto difficile scorgere tra le strade. E non parlo solo delle poche fortunate che potevano attingere dai capi di alta moda, mi riferisco soprattutto alle donne comuni.
 
Le donne comuni avevano a disposizione pochi elementi ma l'effetto che ottenevano era di gran classe; all'epoca erano pochi i capi già confezionati, molto più spesso i capi venivano realizzati sartorialmente. Questo se da una parte dava minor scelta (un capo fatto a mano era piuttosto costoso) dall'altra assicurava capi con vestibilità perfetta (erano "cuciti addosso"). Gli accessori giocavano un ruolo particolare, i cappellini dalle dimensioni ridotte, i guanti (non solo d'inverno), e le borsette dalle dimensioni ridotte erano piccoli ma essenziali particolari che facevano la differenza. Tuttavia i modelli degli accessori erano pochi, dalle linee pulite e raffinate.
 
Una piccola parentesi.. mi soffermo solo sulla moda in senso stretto, c'è ben poco da essere fieri del bigottismo e del sessismo dell'epoca.
 
Il bon ton della donna non derivava da una propria scelta di stile consapevole, era per lo più dettata dal maschilismo imperante. Era consigliabile che la donna non cambiasse mai pettinatura o profumo perché desse sempre si sé la stessa immagine rassicurante (e che fosse senza grilli per la testa).
 
Era consigliabile che quando il marito tornava dal lavoro (l'immagine della donna che veniva osannata era quella della mamma casalinga) fosse impeccabile, con il trucco appena fatto e i bambini perfettamente ordinati, e che non parlasse di problemi fino al dopocena.
 
Non parliamo delle pubblicità del tempo, dire che siano penose è dire poco.

Voglio mettere a confronto varie immagini d'epoca con altre attuali; la somiglianza dei modelli a mio avviso è stupefacente.
 

LA GONNA A RUOTA MIDI
 

Anni 50: gonna fantasia geometrica




Anni 50: gonna midi a righe




2016 Mango

2017 Zara





2017 Diffusione tessile






IL CAPPOTTO


Il cappotto a quadri doppiopetto anni 50




Zara 2017





Il cappotto mezza cintura anni 50







Diffusione tessile 2017


Cappotto pied de poule a uovo anni 50







ZALANDO 2017






Cosa ne pensate?

Vi piace lo stile bon ton anni 50?

a presto!










 

giovedì 26 ottobre 2017



L'INTIMO DI STAGIONE


 
In quanto a originalità le collezioni di intimo degli ultimi tempi lasciavano un po' desiderare.

Nella vita di tutti i giorni non è sempre comodo indossare sottovesti e babydoll elaborati, un conto è se porti tutti i giorni gonne svasate, allora ok. Ma se indossi un tubino attillato la sottoveste ti sale e ti ritrovi un fagotto odioso in vita, se metti i jeans la seta delicata si rovina e tanto valeva comprare il top in poliestere dai cinesi..

Restano i classici top/slip/reggiseno e diciamo che non è facile fare innovazione su temi tanto scontati.

Inoltre non c'era la via di mezzo: o completi in similpelle con mille laccetti e spalline (che mentre li metti speri di non rimanere strangolata) o culottes con pancera incorporata, insomma c'era bisogno di una svolta..
 
ed eccola!

questa è la stagione delle bralette e dei brassière, ovvero la via di mezzo tra un reggiseno (super comodo) e un top.

Lo hanno proposto praticamente tutti i brand, ma la prima marca che ha dato il via a questa tendenza è Intimissimi, con la divina Irina Shayk, da lì è partito il boom.






Mi sono avvicinata alle bralettes perché avevo acquistato un vestito molto aperto sul retro e mi serviva qualcosa che si potesse vedere e non fosse troppo "intimo", ecco la soluzione che ho trovato (da Tezenis)







Il mio abito è color crema con delle scritte nere, quindi l'abbinamento di colori è perfetto; trovo che sia una soluzione accettabile per chi, come me, non si sente a proprio agio senza niente sotto.
 
Questo modello non ha le coppe, è più simile ad un top che a un reggiseno vero e proprio.

Sempre da Tezenis ho trovato anche il reggiseno che segue, è molto comodo e raffinato.
 
Sia per il modello sopra che per questo il costo si aggira sui 20 euro







Ho trovato questo genere di articolo persino da Stradivarius, questo modello costa 12,95 euro






Su Zalando.it ho trovato questo favoloso modello di reggiseno/brassière La Perla, 259,99 euro





Da Intimissimi invece mi ha colpito questo modello, sia per l'abbinamento di colori e materiali che per l'apertura sul davanti, costa 29,90 euro








Cosa ne pensate? Balconcino tutta la vita o brassière?

xoxo

mercoledì 2 agosto 2017

PRE COLLEZIONE A/I 2017/18 CHANEL

Nonostante la temperatura infuocata di questi giorni non posso fare a meno di commentare la pre collezione autunno/inverno Chanel fatta di maglie, tweed, cappotti.. è più forte di me.

Questa collezione è particolarmente ispirata alla figura di Gabrielle Chanel (il suo nome è impresso a caratteri cubitali persino su cinture e maglioni), un omaggio alla sua creatività e alla sua vena innovativa e a tratti dissacrante.

Gabrielle Chanel, in un'epoca in cui la moda era per lo più ostentazione e in cui le signore si ricoprivano di oro e pietre preziose, creava i suoi gioielli orgogliosamente finti, e mescolava senza pudore le sue perle sintetiche con gioielli autentici, facendo una rivoluzione.

Quando per i profumi era d'obbligo studiare nomi sognanti e pateticamente romantici, ecco che lei chiamava il suo profumo di punta semplicemente "n. 5", perchè era la quinta essenza che le era stata proposta dai suoi collaboratori. E creava un mito.

A lei, dicevamo, si ispira questa collezione, e cosa sarebbe stato di Gabrielle Chanel se non avesse importato dalla Scozia i tweed, se non avesse utilizzato le raffinate lane e i preziosi cashmere e mohair per le quali è famosa?

Courtesy of chanel.com

Tubino in maglia di lunghezza midi di linea dritta. Giromanica e dettaglio patte cucite in pelle nera.




Splendido due pezzi in maglia dorata. La giacca è sciancrata, girocollo, ha dei bellissimi bottoni gioiello e tasche applicate; il punto vita è valorizzato da una maxicintura.

Dalla gonna midi spuntano i boots di stagione, bicolore e bimateriale. Il suede blu elettrico si contrappone al raso nero.






Maglia pesante per questo favoloso pardessus bianco, nero e rosso con personalizzazione sul fondo.
Ampi reverse, cintura/corsetto e doppi polsini.








continua....




lunedì 27 febbraio 2017

MFW - I MIEI MODELLI PREFERITI - 2


Continuiamo con la carrellata dei modelli più interessanti..

Max Mara

Il mio amore per Max Mara ormai è risaputo.

Classe allo stato puro, praticità, ma soprattutto innovazione e tradizione che si sposano perfettamente, secondo me in nessun altro brand c'è un mix così riuscito.

Il modello che mi è piaciuto di più è questo:







Il rosso è grande protagonista di questa sfilata ed è il mio colore preferito.

Il velluto della gonna è abbinato ad una sovrapposizione di maglie: un dolcevita aderente ed un top dalla manica appena accennata dalla forma morbida.

Le scarpe hanno la tipica forma delle decolleté di stagione, ovvero hanno la tomaia che arriva fino al collo del piede. Mi piacciono da vedere però su di me non le vedo per niente, preferisco le classiche scollature, mi pare che slancino di più.

Stessa tipologia di look ma nei toni dello champagne:




Il gilet a tricot lascia scoperte le braccia e anche qui troviamo il dolcevita asciutto. Il collo ampio del gilet unito alle braccia sottili e al tubino (laminato) fornisce alla silhouette una figura slanciata, trovo che sia una mise adatta a tutte, dalle donne più skinny alle più morbide.

Luisa Beccaria

Di questo abito mi piace il gioco di trasparenze e l'ampia scollatura a V.

E' un abito particolarmente femminile e delicato, ma non stucchevole.




Byblos

Questo modello è un concentrato di energia,  il colour block della gonna con il suo motivo grafico crea un effetto futuristico.

Apprezzo il contrasto dei colori (il blu e il giallo insieme mi piacciono moltissimo) e anche il contrasto dei tessuti, conferiscono ancora più movimento all'insieme.



domenica 26 febbraio 2017

MFW 2017 - I MIEI MODELLI PREFERITI


Sono molti i look che mi piacciono, ho deciso di fare una piccola selezione, in più puntate.

Cominciamo da Alberta Ferretti, il suo stile inconfondibile non ha deluso nemmeno stavolta. Tra gli abiti romantici e svolazzanti ho scelto questo:

(tutte le immagini sono estrapolate dal sito milanomodadonna.it)







Presenta alcuni tratti distintivi che troveremo questa stagione in moltissime collezioni:
* lo chiffon di seta: leggero, impalpabile, super femminile, sexy
* le maniche a sbuffo anni 80: devo dire che non sono una fan di questo tipo di maniche, ma dipende anche dal tessuto con cui sono fatte. In questa versione sono superbe, ma nelle camicie in popeline non mi piacciono in quanto creano davvero troppo volume.
* il pizzo: adoro!
* il colore verde: l'ho riscoperto e non sono d'accordo sul fatto che stia bene solo a poche, ha infinite sfumature, impossibile non trovare quella adatta.

Ancora Alberta Ferretti:



Ecco  un altro dettaglio fondamentale delle nuove collezioni: i volant. In questo caso li troviamo in fondo alle maniche e sulla scollatura ma nelle altre collezioni sono praticamente ovunque.

Amo le righe e queste in particolare mi piacciono perché non sono troppo definite, inoltre il contrasto tra il materiale della blusa e quello dei pantaloni crea il giusto effetto ottico: la blusa non è aderente eppure la silhouette è a clessidra, complice anche il gioco di ruche sulla parte alta della blusa.

Ed ora Gucci. Molto colore. Molto molto colore. Troppo.

Mi sembra tutto confuso, inutilmente teatrale.

Il modello che mi è piaciuto di più è questo:





Mi piace il mix di colori e fantasie. La linea invece è molto castigata, quasi da fine ottocento: il fiocco al collo, le maniche a sbuffo e la lunghezza midi, nemmeno un cm di pelle scoperta e nessuna trasparenza. Questa è la vera trasgressione!
Gli stivaletti, la borsa e le calze invece non mi piacciono, almeno non in questo contesto.



Questo è assolutamente un tubino da famme fatale, che meraviglia.

La maxi ruche cattura l'attenzione e la porta dal decolleté verso il profondo spacco laterale. Azzeccatissima anche la scelta degli orecchini di perle e del cappello a falda larga.

Il cinturino delle scarpe mozza tremendamente la caviglia, e se fa questo effetto alla modella non oso immaginare l'effetto che possa fare alle gambe delle donne comuni.