Chi resiste alla tentazione di provare su di sé il look chic anni 50?
Prendo come esempio per gli abiti e gli abbinamenti una fiction che sto seguendo in questo periodo (ecco perché sono così fissata su questo decennio!), si chiama "Il paradiso delle signore".
E' ambientato nel centro della sfavillante Milano del 1956, la protagonista è la commessa di un elegante negozio di abbigliamento.
Lei e le sue colleghe hanno uno stile semplice e sbarazzino (foto "regno novelas")
Poi c'è un personaggio che appartiene all'alta società, Andreina Mandelli - la cattiva - (foto "blogO")
Bastano poche, semplici regole:
1. LA GONNA MIDI
La gonna è midi, la lunghezza può essere accettabile da appena sotto al ginocchio fino a metà polpaccio.
Il modello della gonna è rigorosamente svasato, si va dalla gonna a pieghe alla gonna a ruota o a mezza ruota.
Io ad esempio ho comprato questa gonna da H&M, in devoré blu,
2. I MICRO CARDIGAN ATTILLATI
Per renderli attuali li porto a pelle, mi trovo particolarmente bene con quelli in misto cachemire di Benetton.
I colori devono essere tenui e l'eventuale abbinamento con la camicia deve essere ton sur ton
3. LA CINTURA ALTA STRETTA IN VITA
Segnare il punto vita è fondamentale!
Hugo Boss su Zalando
4. LA GIACCHINA CORTA E SCIANCRATA
Più che altro andava il monopetto, i colori tenui (beige, giallo, grigio) sono quelli che rendono maggiormente l'allure anni 50, meglio se con il collo stondato oppure peter pan.
Questo modello è di Motivi
Questo modello è di Motivi
A me piace particolarmente questo blazer di Zara e penso che possa adattarsi anche ad un look anni 50 pur non rientrando strettamente nei canoni.
5. LE DECOLLETE'
Le scarpe eleganti per eccellenza, quelle da vera famme fatale.
Andavano di moda sia i tacchi alti e sottili che quelli "kitten", e in questa stagione ce ne sono davvero di tutti i gusti
Il primo è un modello di Zara, il secondo un modello Max&CO
6. GLI ACCESSORI
Per finire un ultimo consiglio sugli accessori: immancabile il classico filo di perle, orecchini minimal, borsa piccola a mano, micro cappellino et voilà, il gioco è fatto!